
Nutrizione, terapie e strategie per vivere meglio: questi i temi al centro dell’incontro informativo “OLTRE IL PARKINSON” organizzato dal Parkinson Café di Arzignano (VI) presso l’Auditorium Zanella di Arzignano il 22 febbraio scorso. L’evento, aperto alla cittadinanza e dedicato all’approfondimento scientifico e alla divulgazione di informazioni aggiornate, ha visto l’intervento di professionisti sanitari impegnati nella cura e nel supporto delle persone con Parkinson.
L’incontro, organizzato dalla Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto – Ente filantropico e con il patrocinio della Città di Arzignano, ha visto la partecipazione di esperti nei settori della nutrizione, logopedia, fisiatria, terapia occupazionale e neurologia. In apertura, quindi, i saluti di Giovanna Mastrotto, Presidente Parkinson Cafè, del coordinatore Tommaso Gandolfi e dell’assessore Lucrezia Mecenero assessore istruzione sociale famiglia giovani per il Comune di Arzignano. Un’occasione per trattare temi come le strategie alimentari, la riabilitazione della voce e della deglutizione, la gestione delle cadute. E ancora, il supporto della terapia occupazionale per chi vive con il Parkinson e, infine, uno sguardo al futuro sulle innovazioni terapeutiche.
Cittadinanza attiva e presente per affrontare il Parkinson insieme
Auditorium al completo, quindi, con la platea di ospiti del Parkinson Café, famigliari e caregiver e Medici di Medicina Generale che hanno potuto chiarire dubbi e raccogliere informazioni preziose per la gestione della malattia.
Felicità e orgoglio della Presidente per la realizzazione dell’incontro “Oltre il Parkinson”
“Siamo felici e orgogliosi di essere riusciti a rinnovare questo importante appuntamento di informazione e approfondimento, rivolto in primo luogo a chi vive il Parkinson in prima persona o in famiglia, ma anche a tutta la cittadinanza – ha dichiarato Giovanna Mastrotto, Presidente del Parkinson Café –. Il nostro obiettivo da nove anni è di non lasciare sole le persone affette da questa malattia e i loro familiari, creando al contempo maggiore consapevolezza nella comunità su queste problematiche. Un’occasione, quindi ,per offrire a malati e famigliari spunti concreti per migliorare la loro vita quotidiana grazie al coinvolgimento di esperti nei vari ambiti. In parallelo, infatti, è forte anche il nostro impegno nel dare un contributo concreto al PDTA, il Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale della Regione Veneto”.
Multidisciplinarità e rete sul territorio: il contributo del Parkinson Café
La svolta delle terapie del futuro: si agirà sul decorso della malattia
La Dr.ssa Tiziana Mesiano, specialista in Neurologia, consulente sin dal 2016 del Parkinson Café ha puntato lo sguardo al futuro presentando l’evoluzione delle terapie future. “Laddove le terapie attuali intervengono nei sintomi – spiega – l’ambizione delle terapie future è quella di modificare l’evoluzione della malattia stessa. Parliamo di terapia genica, Immunoterapia, fattori neurotrofici, stimolazione magnetica transcranica e il ricorso alle cellule staminali”.
Alimentazione: parte integrante nel percorso di cura
“L’alimentazione è un fattore tra tanti quando si parla di Parkinson – l’intervento di Elisa Bianchini, dietista – ma fondamentale perché ci permette di trovare delle strategie per vivere meglio. La dieta quotidiana, preferibilmente naturale, è parte integrante del percorso di cura che supporta la stessa terapia farmacologica”.
Cadute: attenzione ai campanelli d’allarme!
Il Dr. Andrea Marcante, Fisiatra presso Ospedale di Lonigo – Ulss 8 Berica – ha affrontato il tema delle cadute: “Sono connesse a fattori di rischio quali ad esempio l’età avanzata, la decadenza cognitiva ed episodi di freezing – ha raccontato nel suo intervento –. Fondamentale fare attenzione ai disturbi nell’andatura e nell’equilibrio e alla rigidità muscolare. In ogni caso per ridurre il rischio di caduta va evitato il multitasking e va adottata una strategia multifattoriale”.
Comunicazione e deglutizione, questione di tecnica
Irene Battel, PhD Logopedista presso l’Università Statale di Milano si è soffermata sulle specificità delle strutture muscolari coinvolte nel linguaggio. “In particolare, sottolinea – spesso chi ha il Parkinson ha difficoltà ad inspirare ed espirare con conseguenze nella produzione verbale che spesso risulta molto bassa. Una strategia è quella, quindi, del “parlare forte” ovvero far vedere al paziente i decibel necessari per poter essere ascoltati. Al pari i problemi di deglutizione possono essere affrontati con una serie di tecniche che vanno dalla correzione della postura alla scelta di cibi cremosi”.
Autonomia, un aiuto alla quotidianità dalla terapia occupazionale
La Dr.ssa Arianna Lorenzi, terapista occupazionale di Fresco Parkinson institute e Università di Padova ha affrontato le implicazioni nello svolgimento delle attività quotidiane, ovvero, il focus della terapia occupazionale. “L’obiettivo dell’intervento, che si svolge sempre in sintonia con tutti gli specialisti coinvolti nella malattia, è, quindi, aumentare l’autonomia e la performance motoria in ogni azione. Camminare, mangiare, alzarsi, scrivere, etc.”.

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