Difficoltà ad articolare un suono, indebolimento del volume della voce, parole che non arrivano, che non si trovano e non escono come vorremmo. Linguaggio e comunicazione possono rallentare nella persona colpita dal Parkinson e si incrociano con eventuali difficoltà di deglutizione così come con un decadimento cognitivo legato all’età o alla progressione della malattia. Ma si può fare qualcosa e poterlo fare in gruppo, in un ambiente conosciuto e amico è sicuramente positivo ma soprattutto stimolante.

Parkinson: ritrovare il piacere della parola

Un intervento di rieducazione logopedica è, infatti, in grado di aiutare la persona a ritrovare secondo ritmi e modalità personalizzate il piacere della parola. È alla luce di queste considerazioni, e soprattutto della rilevazione di un bisogno latente ma sentito da parte degli ospiti che frequentano abitualmente gli spazi del Parkinson Cafè di Arzignano, che la Fondazione Silvana e Bruno ha voluto attivare per questo 2020 un percorso tutto nuovo con sedute di logopedia di gruppo.

Il percorso prenderà il via mercoledì 15 gennaio e proseguirà per 10 incontri settimanali. 16 gli ospiti che hanno aderito all’iniziativa e che si metteranno in gioco su un terreno nuovo ma stimolante.

A coordinare le sedute la dottoressa Silvia De Cao, logopedista: “Il lavoro di preparazione ha coinvolto tutti gli ospiti che parteciperanno alle sedute con l’obiettivo di creare gruppi omogenei che possano lavorare bene insieme e stimolarsi a vicenda. Le sedute saranno molto pratiche  ma proprio per questo intense e per questo abbiamo limitato la durata a 30 minuti. L’obiettivo è fornire gli strumenti per rieducare al linguaggio ma al contempo sappiamo che un miglioramento su questo fronte porta con sè benefici anche nelle relazioni interpersonali e quindi nella vita sociale, riducendo l’isolamento“.

Logopedia per il Parkinson: focus su 4 attività 

Le attività su cui ci si concentrerà sono principalmente quattro:

  1. Respirazione, attraverso un lavoro che porti ad un buon accordo pneumo-fonico
  2. Fonazione ovvero miglioramento della capacità di articolazione delle parole
  3. Lessico, legato in particolare alla velocità nella ricerca e nella produzione poi delle parole
  4. Rilassamento ovvero prendere confidenza con esercizi e tecniche che predispongono e aiutano la rieducazione logopedica complessiva 

Attraverso le strategie logopediche si aiuta a sciogliere, a sbloccare gradualmente l’inceppo sulla parola, “Ma – sottolinea la dottoressa Silvia Di Cao – il messaggio che cercheremo di trasmettere è quanto sia fondamentale mantenere allenate tutte queste funzioni perchè si alimentano a vicenda, sono strettamente connesse. Il riscontro, già in fase di conoscenza degli ospiti è stato molto, molto positivo e questa è un’ottima premessa”.

Ascoltare le necessità legate al Parkinson, sapersi sintonizzare con gli ospiti

L’ascolto delle varie necessità degli ospiti ci ha portato a ripensare le iniziative e ad inserire un’attività come quella logopedica di gruppo – racconta Giovanna Mastrotto Presidente della Fondazione Silvana e Bruno -. Pensiamo possa dare un sostanziale beneficio a chi ha aderito, migliorando non soltanto la loro abilità legata alla parola ma anche a ciò che ruota attorno ad essa ovvero il fatto di uscire e intrattenersi con piacere con gli altri, senza timori. Cerchiamo così di rispondere ad un bisogno latente perchè spesso, soprattutto quando il malato è donna si fatica a chiedere aiuto, si cerca di arrangiarsi senza fare troppo rumore. Ecco con questo percorso di logopedia di gruppo vogliamo che la voce e la parola ritornino non solo come capacità tecnica ma soprattutto come desiderio di farsi sentire… in tutti i sensi”.