“THIS IS PARKINSON” UNA MOSTRA PER CAMBIARE LA PERCEZIONE DEL PARKINSON
Era il 2015, sono passati cinque anni ma quella mostra, quegli sguardi e soprattutto quelle persone malate di Parkinson hanno davvero aperto gli occhi ai decision makers norvegesi dove la mostra del fotografo Anders M. Leines è stata presentata.
Se le immagini possono fare la differenza nel caso della malattia di Parkinson queste immagini hanno sicuramente contribuito a cambiare la percezione delle vite di chi convive con la malattia. E il fotografo, colpito lui stesso da Parkinson giovanile, ha saputo cogliere in un fermo immagine tutto il potere degli sguardi e delle vite che si celano dietro questi sguardi.
Nell’immaginario comune, infatti, come spiega il video della mostra, “la malattia si identifica una persona anziana, ricurva e tremante“. Ma questa è solo una parte, non il tutto. E affinchè istanze diverse possano essere prese in considerazione e politiche attive possano essere integrate è cruciale far capire, nella sua interezza, chi può essere il malato di Parkinson. Un malato che può avere 25 anni come 80, età diverse che portano con sè problematiche ed esigenze diverse.
Troviamo Birt, 47 anni con due bambini che lo vivono come Superman e Clark Kent, Morten, 48, Rune di 39, Johannes di 37 che vive come un’impresa vestire tutti i giorni i suoi bambini; Heidi di 40 anni che si è ritrovata buttata fuori da un negozio a causa del suo articolare le parole che la faceva sembrare ubriaca. Ma potremmo chiamarli, Paola, Francesco, Luca o Giovanna. Storie che di Parkinson che ci vivono attorno e che possiamo, anzi dobbiamo, imparare a guardare con occhi diversi.
Questa mostra mette in mostra persone orgogliose con le loro emozioni e abilità, incluso il rispetto di sé e l’umorismo, intatte. Sono diversi gli uni dagli altri proprio come tutti gli altri. Alcuni hanno bambini piccoli. Sono giovani. Sono vulnerabili. Hanno dei sogni. Vogliono l’azione e sono disposti a contribuire
“Images shape attitude, attitude shape action”… Le immagini ispirano i comportamenti e i comportamenti portano ad azioni concrete
Queste immagini presentate ad una platea di ministri e amministratori norvegesi hanno aperto gli occhi. La mostra negli anni successivi ha fatto il giro del mondo ma è sempre positivo fermarsi e ri-guardare questi scatti per capire che il Parkinson entra nelle vite di giovani donne e uomini, nel pieno dell’età lavorativa, con impegni, una famiglia e i figli ancora piccoli. E queste vite, questi visi energici, vitali, positivi vanno mostrati perchè anche una mostra può dare avvio ad un cambio di paradigma e di pensiero.
Commenti recenti