“I mesi di pausa si vedono, ma la volontà degli ospiti di ripartire è forte”

Abbiamo incontrato gli ospiti in una bella giornata di fine giugno quando il caldo attanaglia l’aria tutt’intorno ma nulla sembra fermarli dal partecipare alla lezione settimanale di attività motoria. Ingresso scaglionato, rilevazione della temperatura, igienizzazione delle mani e poi via in palestra dove l’istruttrice Francesca con mascherina d’ordinanza li attende per la lezione di attività motoria. Due gruppi poco numerosi così da permettere a tutti di allenarsi in sicurezza eseguono gli esercizi sotto l’occhio attento di Francesca che, con piglio delicato ma deciso, porta ciascuno degli ospiti ad eseguire al meglio i movimenti.

Uscire dalla “confort zone”

L’85% dei frequentanti ha deciso di riprendere l’attività anche in questi mesi estivi, segnale prezioso che racconta del desiderio di riprendere la normalità, di non volersi chiudere in una “confort zone” che per un malato di Parkinson non è mai positiva, preludio di isolamento non soltanto fisico ma anche sociale.

 

Abbiamo riscontrato un grande entusiasmo – racconta Giampietro Zorzi che guida il team degli istruttori -. Il desiderio di tornare era forte e non soltanto per l’allenamento, che ormai quasi tutti percepiscono come un tassello importante nella terapia del Parkinson, ma anche per il semplice fatto di stare un po in compagnia. Un altro segnale importante sono le nuove richieste. Ogni settimana accogliamo possibili ospiti; li affianchiamo in un’ora di prova in palestra in modo che possano toccare con mano il tipo di attività… e di ambiente. E questo non ce l’aspettavamo, non in questo periodo in cui sarebbe più facile posticipare ogni nuova esperienza a settembre”. 

 

“Tre mesi fermi si vedono tutti – ci racconta l’istruttrice Francesca – e a casa tutto ha subito dei rallentamenti, per quanto alcuni abbiamo seguito i consigli e le indicazioni per svolgere gli esercizi in autonomia anche attraverso la scheda di esercizi, inviata a casa. Ma li ho trovati decisamente carichi e desiderosi di mettersi in gioco e se dipendesse da loro vorrebbero già poter  aumentare il numero delle lezioni. Sono molto soddisfatta li vedo positivi e questo ci fa ben sperare per l’autunno“.