GUARDARE OLTRE LA MALATTIA

Contrastare la chiusura  e l’isolamento: il Parkinson Café come luogo aperto di incontro, di condivisione e aggregazione per i malati, le famiglie e i caregiver che attraverso le varie iniziative si riuniscono e ritrovano il piacere di stare insieme

CONDIVIDERE ALLEGGERISCE LA MALATTIA

Trascorrere qualche ora insieme al Parkinson Café, in collina, intorno ad un tavolo o ad un caffè favorisce lo scambio di esperienze, positive e meno positive e ci permette di capire che non siamo soli

MUOVERSI, MUOVERSI, MUOVERSI

Lo dicono gli specialisti, l’attività fisica per un malato di Parkinson è fondamentale quanto la terapia farmacologica. Perchè allora non praticarla insieme al Parkinson Café?

Cos’è il Parkinson cafÉ

La Malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da un disturbo progressivo e cronico, riguardante principalmente il controllo dei movimenti e l’equilibrio. Si stima che in Italia le persone affette da Parkinson siano circa 230.000. L’età media di comparsa dei sintomi è intorno ai 60 anni, ma il 5% dei pazienti può presentare una forma ad esordio precoce, prima dei 50 anni. Il Parkinson interessa alcune aree profonde del cervello, i gangli della base, strutture nervose molto importanti per la corretta esecuzione dei movimenti (fonte: Ministero della Salute).

Una delle prime conseguenze nella vita di un malato di Parkinson è la tendenza all’isolamento. Proprio per contrastare questa chiusura il Parkinson Café nasce come luogo aperto di incontro, di condivisione e aggregazione per i malati, le famiglie e tutti coloro che desiderano partecipare alle iniziative che si realizzano nel territorio e per il territorio grazie all’azione dei volontari. Tra queste spiccano l’attività motoria specifica, le attività ricreative,  gli incontri informativi su tematiche mirate di interesse per gli ospiti e i caregiver. Ciascuna attività ha l’obiettivo di sostenere e facilitare la condivisione e la socialità, rispettando i nuovi tempi e le abilità dei malati che qui, con l’aiuto dei volontari, possono reagire alla malattia e ritrovare il piacere di stare insieme.

Perché un Parkinson Café ad Arzignano?

La scelta di dedicare uno spazio di incontro per i malati di Parkinson trova risposta nei numeri: ad oggi si contano almeno 200 casi nell’area dell’Alto Vicentino, persone che nella maggior parte dei casi decidono di isolarsi dopo la diagnosi della malattia o comunque che riducono le occasioni di uscita.  Offrire un luogo dove potersi ritrovare con ospiti che condividono le stesse problematiche contribuisce al loro benessere psico-fisico.

Come si accede?

Per poter partecipare ai corsi di attività motoria o alle iniziative che si organizzano periodicamente puoi telefonarci (0444 452480) oppure passare a trovarci in via A. Mastrotto 107 il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12

Parkinson Café e ULSS 8 Berica

Il progetto Parkinson Café è stato sostenuto sin dai suoi primi passi dalla dirigenza dell’allora ULSS 5, ora ULSS 8 Berica, con il dr. Michele Morra, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’Ospedale di Arzignano, e la dr.ssa Tiziana Mesiano, oggi  Medico neurologo presso la Casa di Cura Villa Margherita di Arcugnano (VI).

Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto
Ente filantropico

+(39) 0444 452480

Via A. Mastrotto 107

36071 Arzignano VI

CF. e P.I. 94016990247

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